IL CONTESTO DI PARTENZA
Reperire soluzioni abitative sostenibili per situazioni di emergenza abitativa e per i lavoratori di aziende del territorio privi di una sistemazione abitativa adeguata e vicina al luogo di lavoro.
L’IDEA
Il progetto si concretizza attraverso la gestione di una struttura di proprietà comunale composta da 20 minialloggi, alcuni dei quali concessi ad aziende del territorio per offrire accoglienza ai propri lavoratori e altri destinati a persone residenti nel Comune di Casier, seguiti dai Servizi Sociali che si trovano in una situazione di emergenza abitativa.
Le macroazioni che hanno caratterizzato il progetto sono state:
- percorso accompagnamento all’abitare;
- gestione tecnica e amministrativa degli alloggi.
L’approccio che La Esse ha voluto implementare parte da una presenza frequente e costante degli educatori all’interno della struttura, di modo da facilitare in primis la conoscenza reciproca e nel tempo instaurare un rapporto di fiducia tra educatore e inquilino/beneficiario. L’equipe operativa ha strutturato un lavoro di programmazione e di intervento con i beneficiari cercando di mettere le persone nelle condizioni per poter agire, reagire e scegliere, sostenute da un contesto abitativo accogliente, proponendo un accompagnamento individuale condiviso con i Servizi Sociali e che favorisse la creazione di un clima di vicinato sereno e rispettoso delle regole di convivenza.
Per facilitare la gestione tecnica del progetto La Esse è affiancata da uno studio di Amministrazioni Condominiali con il quale si è strutturato un modello di gestione contabile e amministrativo per il progetto.
TEMPO
Da febbraio 2023 fino dicembre 2024
L’IMPATTO
L’essere fisicamente presenti e l’aprirsi ad un rapporto che andasse oltre la mera esecuzione del servizio, ha permesso che gli educatori fossero visti come parte della quotidianità, ponendo le basi per un rapporto che passasse attraverso il confronto, il dialogo ed il riconoscimento di affidabilità. L’obiettivo di questo processo è stato quello di agganciare i diversi beneficiari di modo che, attraverso il riconoscimento del ruolo di educatori e non solo di amministratori o gestori, si arrivasse nel tempo a concordare un percorso educativo individualizzato. Tale percorso, attraverso la promozione delle risorse personali e al netto delle fragilità di ognuno, si è posto come obiettivo l’avvio all’uscita dalla dimensione emergenziale verso la riconquista di una propria autodeterminazione ed autonomia.
È innegabile che, al netto di alcune criticità, il progetto sperimentale di accompagnamento all’abitare che ha preso forma nel 2023, possa essere annoverato tra i progetti innovativi di social housing, in quanto capace di fornire risposte ad un duplice bisogno. Il progetto riesce a dare risposta a situazioni di emergenza abitativa e offrire alle aziende del territorio delle soluzioni per alcuni dipendenti che per vari motivi si trovano sprovvisti di un alloggio. Attraverso questa connessione con le aziende, inoltre, il Comune riesce a rendere economicamente sostenibile la gestione della struttura e l’accoglienza di persone e nuclei in situazioni di fragilità ad un costo sostenibile e calibrato sulle reali entrate economiche.